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Trentino Alto Adige-Südtirol: eccellenze alpine e vini d’alta quota

Dalla regione italiana posta più a nord tante tradizioni e un vitigno ricco di storia e profumi

Per gli amanti della montagna è sinonimo di stazioni sciistiche (tra le più esclusive d’Italia) e di percorsi da trekking lungo i quali avventurarsi, mappa alla mano, durante la bella stagione. Per tanti è la meta prediletta per respirare l’atmosfera natalizia visitando uno dei numerosissimi mercatini di Natale che si svolgono nei caratteristici paesini, passeggiando con in mano una tazza fumante di vin brûlé (Glühwein).

Per altri ancora è la risposta ideale alla necessità di un weekend fuori porta all’insegna del relax. Il Trentino Alto Adige-Südtirol, il cui territorio è prevalentemente montuoso, è natura allo stato puro.

È silenzio, sono i colori vividi dei paesaggi con i quali riempire gli occhi, sono i profumi dei boschi, sono gli specchi d’acqua circondati da spettacolari alberi sempreverdi ed è anche buona tavola. Rinomata per essere la regione dolomitica, vanta tantissime tradizioni antiche, che sono tramandate di anno in anno dai suoi abitanti.

Meta ambita del turismo enogastronomico, il Trentino Alto Adige-Südtirol offre molto anche sotto questo aspetto. Sebbene l’agricoltura sia difficoltosa, le colture quali frutti di bosco, mele e susine trovano terreno fertile ed è molto diffusa l’agricoltura biologica.

L’allevamento di bovini che pascolano liberi negli alpeggi e si nutrono di erbe spontanee porta alla produzione di un latte eccellente. Impossibile in Trentino Alto Adige-Südtirol non consumare almeno una volta un pasto presso una malga o un maso (Hütte) in alta quota a base di pane con i cereali fatto in casa, burro, formaggi freschi, speck di produzione propria e confetture realizzate con i frutti raccolti presso i boschi circostanti.

Indimenticabili anche la carne salada, la polenta, i canederli (Knödel), i funghi, il miele e tante specialità dolci semplici e tradizionali come lo strudel, i krapfen e lo zelten.
Stagionalità, utilizzo di prodotti regionali e sostenibilità. Sono questi i pilastri su cui poggia la cucina del Trentino Alto Adige-Südtirol, che trova la sua massima espressione con i vini locali prodotti nei vigneti di montagna.

Le tradizioni vinicole del Trentino Alto Adige-Südtirol risalgono all’epoca pre-romana e in Italia è la regione con la maggiore percentuale di DOC rispetto alla produzione. Qui la quantità è indirettamente proporzionale alla qualità e la viticoltura è possibile solo nella parte più bassa delle alte vallate. Tante le varietà di viti autoctone coltivate tra le quali spicca il Teroldego, vitigno a bacca nera presente sul territorio fin dal 1300. Si tratta di uno dei più rappresentativi e antichi di questa regione per profumi, aroma, storia e corpo.

I locali lo chiamano anche Sangue di Drago perché secondo la leggenda i primi ceppi germogliarono dove caddero alcune gocce di sangue di un terribile drago che venne ucciso in seguito ad un ingegnoso stratagemma messo a punto da un prode Cavaliere, Conte di una storica famiglia del posto. Il Teroldego è un vitigno molto produttivo e le sue uve hanno una lenta maturazione. La vendemmia è tardiva e avviene tra la fine di settembre e i primi giorni di ottobre. Con le sue uve si ottengono per lo più vini fruttati, vivaci, scarsamente tannici e molto beverini che ben si sposano con la gastronomia della zona.